La diagnosi di BTHS si basa sul sospetto clinico e su test diagnostici.
Fino a qualche anno fa il test definitvo per la diagnosi di BTHS era solo costituito dalla sequenza del gene TAZ, che veniva proposta ai pazienti maschi che presentavano cardiomiopatia dilatativa (DCM), neutropenia e/o eccesso di acido 3-methylglutaconico nelle urine.
Oggi è sempre più evidente che la malattia può presentarsi con caratteristiche piuttosto diverse: infatti circa il 10% dei ragazzi Barth non presentano neutropenia,possono non presentare problemi cardiaci ed è ben noto che il livello di acido 3-methylglutaconico nelle urine può essere anche normale,
All’analisi genetico-molecolare del gene TAZ si é aggiunto il dosaggio biochimico della cardiolipina: lo sviluppo del test della cardiolipina ha modificato capacità diagnostica perché questo test biochimico discrimina benissimo tra un ragazzo normale e un paziente BTHS, può essere fatto in un piccolo volume di sangue ed i risultati in genere sono disponibili in due-tre settimane. Con questo metodo potrebbe essere possibile testare un numero più grande di pazienti e diagnosticare nuovi casi di BTHS.
E’ stato stimato infatti, che tra il 3 e il 5% dei ragazzi con dilatazione cardiaca potrebbe essere diagnosticato con BTHS, una percentuale che potrebbe essere anche più alta se si considerano i bambini con arresto cardiaco alla nascita o nel primo anno di vita, i bambini/ragazzi con inspiegabile neutropenia ed i casi nelle famiglie con maschi affetti da cardiomiopatia ipertrofica non definita.
Test della cardiolipina
La cardiolipina è un lipide che viene misurato su spot di sangue in carta bibula o su piastrine isolate da sangue intero e che risulta carente nei pazienti con BTHS. Il ritrovamento di livelli molto bassi di tetralinoleoyl-cardiolipina rappresenta un test molto suggestivo di BTHS: si può utilizzare anche per una diagnosi post-mortem su cellule coltivate (ad es. linfoblasti e fibroblasti) prelevate da un paziente che si presume sia morto come conseguenza di BTHS.
Il test è eseguito in Europa in pochi centri specializzati.
- University Hospital, Bristol, UK
Dr. Ann Bowron
email: [email protected]
tel +44 (0)117 342 2590 - Academic Medical Center , University of Amsterdam,
Amsterdam, NL
Dr.W.Kulik
Lab. Genetic Metabolic Diseases, F0-224
email [email protected]
tel. +31 (0) 20 566 2427 - In Italia il centro di riferimento è:
Laboratorio di Diagnostica delle Malattie del Sistema Nervoso e del Metabolismo dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria Meyer (http://www.orpha.net).
Test genetico
Il test decisivo per la conferma del sospetto diagnostico di BTHS è rappresentato dall’identificazione di una mutazione a carico del gene TAZ che comprometta chiaramente la funzione del gene stesso. Le mutazioni vengono ricercate mediante sequenziamento del DNA del paziente, dal sangue intero o da altri campioni biologici (es. frammento bioptico di tessuto o cellule in coltura) viene inizialmente estratto il DNA del paziente e mediante l’applicazione di una serie di tecniche di biologia molecolare è possibile indagare direttamente la sequenza del gene TAZ del paziente per ricercare eventuali mutazioni. Ad oggi, il test genetico-molecolare costituisce l’indagine di laboratorio necessaria per la conferma diagnostica della BTHS ma può richiedere tempi abbastanza lunghi.
Le mutazioni nel gene TAZ identificate sono conservate nel Human TAZ Gene Variants Database: la banca dati include tutte le mutazioni sino ad ora trovate, anche se sono ripetute, ma in famiglie non imparentate. Lo scopo è quello di fornire ai medici e ai genetisti non solo l’informazione sulle mutazioni precedentemente trovate, ma anche sulla loro patogenicità, confermata dal test della cardiolipina o da test funzionali in lievito .
I due test descritti non sono rapidi e il loro completamento può richiedere tempi abbastanza lunghi, pertanto, quando un bambino presenta sintomi che suggeriscono che sia affetto da BTHS, oltre all’ecocardiogramma, dovrebbero essere eseguiti altri esami, quali
- il dosaggio dell’acido 3-metilglutaconico urinario,
- l’esame emocrocitometrico con formula leucocitaria, per rafforzare il sospetto diagnostico di BTHS