"Bisogni educativi speciali": contributi, suggerimenti e consigli pratici.
Introduzione
Questo opuscolo, tratto dal materiale condiviso da tutti gli affiliati alla Barth Syndrome Foundation, ed adattato alla normativa italiana, è uno strumento già in uso alle famiglie dei bambini e dei ragazzi portatori della Sindrome di Barth ed ai loro insegnanti. Sono stati raccolti contributi, suggerimenti e consigli pratici dai genitori, dagli insegnanti e dai medici che hanno avuto esperienza con questi ragazzi, per fornire loro un sostegno in modo che siano in grado di partecipare al meglio alla vita scolastica ed affinchè possano mettere a frutto il proprio potenziale.
I ragazzi con la Sindrome di Barth, sebbene abbiano analoghe problematiche, possono esprimere caratteristiche e quindi avere esigenze molto diverse tra loro, per cui è essenziale costruire un rapporto di fiducia con il singolo bambino, la sua famiglia ed i curanti per predisporre un ambiente accogliente ed attento a ciò che lo possa aiutare.
Si consiglia inoltre, considerata la caratteristica oscillatoria ed intermittente delle difficoltà peculiari dei pazienti affetti dalla Sindrome, di tenere uno stretto contatto tra la scuola e la famiglia, per valutare con regolarità la situazione del bambino e per assicurarsi che i suoi bisogni siano accolti.
La Sindrome di Barth è una malattia rara che dipende da un funzionamento fallace dei mitocondri, particelle responsabili dell’apporto energetico cellulare; gli studi sulla Sindrome sono piuttosto recenti e si ritiene sia enormemente sotto-diagnosticata.
Colpisce solo i maschi, circa 1 su 300.000 nascite, e come molte malattie metaboliche, incide sulla crescita e su più sistemi organici che richiedono energia all’organismo, come quello muscolo scheletrico, in particolare il cuore, il sistema immunitario ed il sistema nervoso.
♥ difficoltà, costante, periodica o intermittente, di concentrazione nel lavoro scolastico e nei compiti a casa;
♥ difficoltà di scrittura a mano a causa di un deficit visuo-spaziale unito a quello muscolare;
♥ la debolezza muscolare può portare ad una stanchezza che diminuisce sensibilmente la sua capacità di svolgere con regolarità le attività in classe e, in particolare, quelle di educazione fisica;
♥ la neutropenia - una riduzione dei neutrofili, un tipo di globuli bianchi importanti per combattere le infezioni batteriche- espone questi bambini a maggior rischio di infezioni;
♥ varie criticità carico del sistema cardio-circolatorio: insufficienza cardiaca, problemi del ritmo cardiaco o di trapianto di cuore;
♥ l’affaticamento – che non è ascrivibile al comune senso di fatica sperimentato dagli individui sani- può essere variabile e talvolta molto pesante;
♥ il ritardo della crescita: la maggior parte dei giovani in età scolare è inferiore per peso ed altezza alla media dei compagni.
Supporti didattici e ludici
Alcuni bambini con Sindrome di Barth hanno bisogno una certificazione che descriva la loro situazione fisica e le loro necessità per l’attività di apprendimento: la normativa riguardante i “Bisogni Educativi Speciali” sembra costituire uno strumento valido per tutelare l’esperienza didattica di questi bambini che hanno difficoltà o disabilità che ne rendono più difficile l’apprendimento rispetto alla maggior parte dei coetanei.
“La crudele ironia per i bambini affetti da Sindrome di Barth è che possono sembrare apparentemente sani; un osservatore casuale non si rende conto di quanto sia debilitante e potenzialmente devastante la loro malattia”
(Peter Barth, Neurologia Pediatrica, Emma Children's Hospital, Academic Medical Centre, Amsterdam)
Sfide fisiche
Le sfide fisiche affrontate dai ragazzi con sindrome di Barth possono includere:
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le capacità motorie fini (il coordinamento tra gli occhi, le mani e le dita)
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le capacità motorie grosse (attività svolte da braccia, gambe e gruppi di muscoli di grandi dimensioni)
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stanchezza, che è molto più pesante di quella avvertita di solito dagli individui sani.
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Difficoltà di scrittura
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disagio fisico quando si è seduti sul pavimento senza supporti - questo può spesso portare ad agitarsi o ad adottare posizioni inusuali per compensare
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assenze che possono essere fino al 50% a causa di visite, malattia, stanchezza
Sicurezza fisica e medica
La sicurezza fisica di un bambino è il fattore più importante a cui prestare attenzione quando è a scuola. Le cose a cui pensare sono:
Formazione
Il personale scolastico deve avere una formazione specifica per quanto riguarda:
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Rianimazione e defibrillazione se il bambino ha un DAE - Defibrillatore Automatico Esterno.
Procedure
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Sviluppare una chiara procedura in caso di emergenza e assicurarsi che questa sia nota e accessibile a tutto il personale
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Informare i genitori, quando una malattia contagiosa si sta diffondendo in classe o a scuola
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Può essere utile richiedere una valutazione da parte di un fisioterapista e/o un logopedista, con un programma che viene implementato regolarmente a scuola.
Mobilità fisica e adattamenti in aula
Potrebbe essere richiesto di dare al bambino la possibilità di avere dei momenti di riposo. Potrebbero essere necessari un passeggino o una sedia a rotelle per le gite scolastiche. Le cose semplici possono rendere la vita più facile a scuola, ad esempio:
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un posto tranquillo per lavorare lontano da eccessive distrazioni o stimoli
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un tempo aggiuntivo per completare un compito
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un posto comodo tranquillo per riposare quando si è stanchi
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una scrivania ad angolo
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impugnatura appropriata per penne e matite
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impugnatura facilitata e sistema di auto-apertura forbici
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attrezzi per esercitare e rafforzare le mani prima di usare computer portatili
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un flash drive in modo che il lavoro possa essere completato a casa sul computer e poi stampato a scuola
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toilette attrezzata con corrimano o con supporto per i piedi
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sedia speciale con braccioli (sedia Brookfield) con un poggiapiedi per garantire una base stabile di sostegno
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aiuto per allacciare stringhe, bottoni e cerniere
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aiuto per mangiare (cfr. la sezione seguente)
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pause regolari, per stirarsi e riposarsi durante le lezioni più lunghe
Scuola secondaria
Nelle scuole secondarie occorre pensare alle seguenti cose:
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programmazione oraria con lezioni in aule vicine
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permesso di alzarsi e muoversi durante le lezioni lunghe
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utilizzare sedie, poggiapiedi e sgabelli alti con spalle e/o braccioli che diano sostegno
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una serie di libri di testo a casa per evitare di portare i libri avanti e indietro
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risorse online come Studywiz per inviare eventuali compiti a casa
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un notebook o laptop leggero
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carrozzina elettrica per i campus più grandi oppure un aiuto trasportare borse e libri pesanti
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orario con disapplicazione da taluni soggetti non-core se il carico di lavoro diventa troppo pesante
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più tempo per gli esami
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avere il permesso di uscire prima della corsa nel corridoio
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tenere conto di quale è l’ora più produttiva per il ragazzo (alcuni fanno più fatica di primo mattino, altri in altri momenti della giornata)
Fisioterapia e educazione fisica a scuola
Partecipare alle lezioni di educazione fisica con i compagni è importante; il programma delle lezioni potrebbe essere pensato in modo da svolgere tutti una parte di esercizi di stretching e equilibrio adatti ai bambini affetti da Sindrome di Barth.
Sarebbe opportuno avere anche uno spazio per riposare durante le lezioni.
Fatica: affaticamento reale o riluttanza a svolgere il lavoro?
Uno dei problemi ricorrenti affrontati dai giovani, dalle loro famiglie e dai loro
insegnanti è come misurare accuratamente il vero livello di fatica.
La risposta non è facile, ma si prega di tenere presente quanto segue:
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La fatica è totalmente diversa dalla stanchezza percepita da una persona sana
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Si può entrare e uscire da questi stati di fatica in qualsiasi momento della giornata
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E’ spesso accompagnata da pallore
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Alcuni studenti si sentono al meglio il pomeriggio o la sera e possono essere in grossa difficoltà la mattina, quando gli insegnanti si richiedono loro di essere al meglio.
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Studi sul sonno hanno documentato che questi bambini spesso non dormono abbastanza bene per sentirsi riposati
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Un eccesso di sforzo può causare un affaticamento che può durare anche per alcuni giorni
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Alcuni ragazzi hanno difficoltà ad auto-regolarsi per risparmiare energia
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A volte sentono che nessuno gli crede quando dicono che sono stanchi
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A volte potrebbero non manifestare la stanchezza perché non hanno voglia di attirare l’attenzione su di sé, perché hanno bisogno di sentirsi come gli altri.
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E a volte, come molti altri bambini, potrebbero non essere così stanchi come dicono!
Strategie possibili durante i periodi di affaticamento
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incoraggiarlo ad avere un periodo di riposo, fare merenda e / o bere qualcosa.
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Dividere il compito in sezioni più piccole e gestibili e chiedere al bambino di fare una sezione al meglio delle sue capacità e il resto in una fase successiva.
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Non fargli fare alcun lavoro inutile o accessorio e offrire assistenza con cose come tagliare e incollare, colorare ecc in modo che l'energia possa essere conservato per la parte più importante del compito.
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I ragazzi spesso hanno bisogno di un tranquillo, confortevole spazio lontano da tutti per riposarsi
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Inviare a casa qualsiasi compito non svolto a scuola via e-mail il più presto possibile in modo che possa essere fatto non appena il bambino si sente meglio.